Attività di scambio linguistico

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Il nostro Istituto nell’a.s in corso ha programmato e in parte svolto esperienze di scambio tra studenti di diverse nazionalità. In particolare  sono già  in corso  2 scambi con la Francia, 1 con la Germania e a breve accoglieremo studenti estoni.

Le scuole estere coinvolte  sono  in Francia l’istituto  “Léonard de Vinci”, Monistrol sur Loire, e   il il liceo “Lycée Saint Joseph du Loquidy” a  Nantes; in Germania l’istituto   “Johann-Comenius-Schule”  Thesdorf, Pinneberg ( Amburgo).

 

Il progetto si basa sulla disponibilità alla condivisione  e il desiderio di conoscenza reciproca, in una dimensione che coinvolge gli studenti in prima persona e le loro famiglie chiamate a mettersi in gioco accogliendo i loro ospiti stranieri.

L’attività di scambio non è solo un’occasione di mettere alla prova le proprie competenze linguistiche, ma anche sociali e culturali.  Il ricco programma, pur se  concentrato in una sola settimana,  prevede  la frequenza a scuola di alcune lezioni, visite città e luoghi d’interesse culturale ma anche momenti di svago al fine di  conoscersi e farsi conoscere, sicuri che il confronto sia   un’occasione  di crescita personale.

Esperienze come queste  risultano molto gradite sia dagli studenti stessi che dalle loro famiglie come testimoniano questi brevi commenti:

“La mia esperienza con Adrien è stata fantastica, abbiamo stretto un bel legame di amicizia sin dal primo giorno e sono grato di aver avuto la possibilità di intraprendere questo scambio. È anche stato molto interessante conoscere più a fondo la cultura francese” (Marco 2EB)

“Mathéo era un po’ timido all’inizio ma poi si è aperto, abbiamo fatto anche diversi giochi ed esperienze (anche con altre persone della classe)  che sono piaciute ad entrambi. 

In generale si è creato un bel gruppo anche con i corrispondenti degli altri miei compagni e ne sono molto felice. Non vedo l’ora fi andare in Francia! “ (Alessia 2EB)

 

“Questo scambio è riuscito a farmi adattare in un modo diverso dal solito perché, da figlia unica, avere un’altra persona in casa è stato all’inizio difficile ma poi, una volta capito come comportarsi, tutto è diventato più semplice.

Sono venuta a conoscenza di un mondo diverso da quello che sono abituata a vivere: ho potuto imparare di più sulla Francia, paese che ho visitato solo una volta, e sui suoi cittadini. Il mio corrispondente è inoltre stato sempre molto disponibile ad ogni tipo di cambiamento e attività quindi posso dire con certezza che è stata un’esperienza unica. Spero che anche lui si sia divertito e che si sia fatto un’idea positiva su noi italiani.”  ( Ludovica)

 

“Ospitare una persona sconosciuta  e di un’altra nazionalità mi ha aiutato ad affrontare la mia timidezza, e mi ha fatto mettere in gioco. Grazie a questa esperienza mi sono divertita molto e posso dire di aver trovato una nuova amica.” (Camilla 2LB)

 

Anche le famiglie ospitanti hanno espresso il loro apprezzamento per questa esperienza aprendo la porta della loro casa:

 

“Esperienza meravigliosa. Devo dire che è stata una crescita non solo per nostra figlia ma anche per tutta la famiglia, anche se è stata una sola settimana ci siamo affezionati reciprocamente. Occuparsi completamente di una persona lontana da casa sua che  non parla bene la lingua ha attivato in noi tante modalità che ci hanno aiutato a migliorare e lo stesso è valso per C. che non vede l’ora di partire per la Francia. Una bellissima opportunità in questi tempi di mondo globale che ci aiuta ad aprire la mente” (I genitori di  Camilla 2EB)

 

Infine, le studentesse tedesche ospiti nel nostro Istituto a febbraio, rispondendo ad una breve intervista,  hanno sottolineato  come questa esperienza ha permesso loro di superare alcuni  stereotipi sui comportamenti tipicamente  italiani, anche se di altri hanno avuto conferma. Inoltre, partecipando alle lezioni  hanno potuto confrontare i due sistemi scolastici

Antonia: Penso che in Germania diciamo sempre che voi Italiani gesticolate molto, e sì l’ho notato spesso.

Elli: Prima di partire pensavo che gli italiani parlassero molto velocemente e ora vedo che è vero.

Celina: Pensavo che mangiaste sempre pasta e pizza;  ho notato che è vero ma non così tanto come credevo.

Lea: Immaginavo che parlaste ad alta voce e velocemente;  penso che sia vero solo in parte. Lo ritengo un tratto di personalità positivo. Mi era stato detto che vi vestiste anche molto bene e lo confermo.

Antonia: non ci sono grosse differenza me penso che le classi siamo un po’ più rumorose delle nostre, e anche le lezioni sono diverse.

Elli:  la scuola qui ha molti più studenti e insegnanti rispetto alla scuola tedesca.

Celina: penso che le classi in Germania siano più tranquille, mentre qui sono più rumorose, qui ci sono anche molti più insegnanti.

Lea: il sistema scolastico è sicuramente diverso.