Il leitmotiv di tutto il murales è il quadro “Il viandante sul mare di nebbia” di Friedrich, il cui sfondo nebbioso può essere ritrovato in ogni parete. A quest’opera, i ragazzi hanno voluto aggiungere tantissime altre citazioni ad opere importanti, tra cui i “‘Radiant Boys” di Keith Hering, che sono rintracciabili in ogni parete.
La parete che attira di più l’attenzione, è sicuramente quella sulla quale viene rappresentato il Greppi in cima all’opera “Il castello dei Pirenei” di Magritte. “L’opera del pittore francese ci ha ispirati e abbiamo deciso di rappresentare il nostro istituto come una sorta di castello volante. La scuola porta il peso dell’istruzione e della creatività e rappresenta un trampolino per il futuro” hanno continuato i ragazzi.
Tra gli altri riferimenti, ricordiamo la citazione all’opera
“Le muse inquietanti” di De Chirico. I ragazzi hanno deciso di porre in cima alla colonna coperta da una tunica una lampadina, che sta a rappresentare la cultura. “Dalla cultura scaturiscono le idee, che permettono al personaggio di vedere oltre la skyline di Milano che abbiamo dipinto sul fondo della parete, aprendo la mente ad altri orizzonti”.
È possibile riconoscere la celebre opera “Gli amanti” di Magritte, reinterpretata in chiave moderna.
“Quest’opera ha un significato profondo, che abbiamo voluto in qualche modo riportare all’interno del nostro progetto. I due amanti, coperti da un panno bianco, già nell’opera dell’artista francese esprimevano l’impossibilità di comunicare e, nella nostra rivisitazione, questa mancanza è data dal fatto che entrambi siano presi a guardare il cellulare e non riescano a donarsi all’altro” ha voluto spiegarci Mattia Pansera, l’ideatore del progetto. Un’altra citazione a Magritte è individuabile nella rappresentazione de “‘L’arte della conversazione”, dove
due uomini sono talmente assorti dai loro discorsi che non si rendono conto di star fluttuando nel cielo.





















